Sentirsi al sicuro dentro la propria casa e stare tranquilli è una priorità sempre
Acquistare la porta di ingresso senza sbagliare, con la nostra guida pratica e utile. E se la porta rispetta alcuni parametri, la spesa si detrae dalle tasse.
La porta di ingresso, che si abiti in condominio o in un edifico singolo, è una barriera che chiude fuori il mondo. Sentirsi al sicuro dentro la propria casa e stare tranquilli è una priorità sempre, di giorno e di notte, e non solo quando ci si allontana per le vacanze.
Per un appartamento in condominio, la porta di ingresso deve avere caratteristiche di resistenza commisurate alle effettive condizioni di pericolo, in modo da sostenere una spesa corretta, senza sovra o sottostimare il rischio. Non va trascurato poi anche il fattore isolamento termico e acustico della porta di ingresso. In una casa singola, invece, la porta di ingresso deve essere doppiamente resistente, ai tentativi di intrusione e agli agenti atmosferici. E deve essere accuratamente termoisolante, poiché è a contatto diretto con l’esterno.
In entrambi i casi è importante, oltre a scegliere la porta di ingresso idonea alle esigenze, anche la tenuta della parete. Se la porta è resistente, ma il muro no, tutto lo sforzo e i costi sostenuti sono vanificati. Ecco perché in tutte le situazioni a rischio, la parete si può rinforzare con rete metallica, ferro e cemento (da coprire con nuovo intonaco) così muro, controtelaio e porta diventano “un corpo unico”.
Porta di ingresso: 4 cose da sapere
La porta di ingresso segna la linea di confine tra la casa e l’esterno, e deve offrire ampie garanzie di sicurezza contro ogni intrusione. Seppure nell’ultimo anno si sia registrato un lieve calo dei furti in abitazione denunciati in Italia (-8,7%, fonte: Ministero dell’Interno) il numero di denunce per questo reato è quasi duplicato rispetto a dieci anni fa (+94% dal 2006 al 2016). Installare una porta di ingresso blindata è il primo passo per tutelarsi da aggressioni esterne. Per questo motivo è stato promosso, col patrocinio del Ministero dell’Interno, un “vademecum della casa sicura”:
- rivolgersi a fabbricanti qualificati e a rivenditori di fiducia. Con una lunga presenza sul mercato e consolidata esperienza, e con rivenditori di fiducia che garantiscono un’installazione del prodotto con forme al livello di sicurezza previsto
- controllare la resistenza all’effrazione. Rappresenta la caratteristica prioritaria di una porta di ingresso. Ogni porta ha la sua matricola, come il telaio di un’auto
- attenzione alla classe di sicurezza dichiarata dal produttore. La classe si ottiene soltanto a seguito del superamento dei test previsti dalle normative, eseguiti presso laboratori notificati
- verificare le informazioni. La porta di ingresso deve essere accompagnata da una serie di informazioni: indicazione della classe di resistenza e “scheda prodotto”, con indicazione del nome del fabbricante e istruzioni per il corretto uso. La documentazione di accompagnamento deve comprendere anche marcatura CE e Dichiarazione di prestazione (DOP)
Porta di ingresso: guarda sempre la classe
La resistenza di una porta di ingresso ai tentativi di scasso viene misurata con test specifici, regolati dalle norme EN 1627-1630. In base ai test e ai risultati, la stessa norma stabilisce sei classi di resistenza: dalla 1 alla 6, che offre la migliore tenuta. Per scegliere bene la porta di ingresso, bisogna ricordare che la classe cui appartiene il serramento, la cui attribuzione deve essere certificata, è indicata per legge sulla scheda prodotto.
Porta di ingresso per appartamento
Ci è di aiuto è la norma Uni Env 1627: nel caso di appartamento in condominio solitamente è sufficiente orientarsi sui modelli di classe 2 e 3, quelli che in genere vengono consigliati in queste situazioni. Si sale di classe (quindi si prendono in considerazione porte con dotazione antieffrazione maggiori, e quindi con costi più elevati) nel caso in cui l’esposizione al rischio è davvero alta o quando nell’abitazione sono conservati beni di valore considerevole. Nella pratica poi i dettagli da conoscere – per essere in grado di valutare un prodotto – si possono riassumere in un 4 punti. Ecco quali sono i particolari costruttivi che fanno la differenza dal punto di vista della tenuta al tentativo di effrazione:
- l’anta blindata(sarebbe più opportuno dire “corazzata”) ha su entrambe le facce una lamiera acciaiosa di almeno 2 mm di spessore (l’indicazione tecnica è 20/10, venti decimi) che la rende doppiamente resistente; nelle classi di resistenza elevata è presente all’interno anche un elemento verticale metallico di rinforzo;
- se sono irrobustiti in metallo (e fissati con zanche di 12/15 cm alle pareti tramite cemento a presa rapida) telai e controtelai non possono essere scardinati dal muro o, quantomeno, rendono difficoltosa tale operazione;
- servono almeno 4 rostri fissi (elementi in metallo posti sul lato cerniere dell’anta che, comandati dalla serratura, si inseriscono nelle cavità corrispondenti del telaio) perché la porta chiusa sia “solidale” con telaio e muro;
- spioncino e limitatore di apertura sono accessori di grande utilità che permettono un controllo sull’esterno senza necessità di aprire la porta o di aprirla parzialmente e con un ostacolo.
Porta di ingresso per villette
La maggior parte dei produttori propone, per i vari modelli, una dotazione antieffrazione di base, alla quale si possono aggiungere ulteriori dispositivi in rapporto al grado di esposizione al rischio della casa. Che fanno aumentare così le prestazioni del serramento. Analoga personalizzazione è poi consentita anche per le finiture, addirittura differenziando il rivestimento esterno da quello interno. Per abitazioni singole, come le villette, le porte consigliate sono quelle delle classi dalla 3 alla 5. Ecco poi i 5 particolari costruttivi che fanno la differenza e che è bene verificare:
- controtelaio in metallo (perché deve rinforzare il bordo del vano porta)
- telaio del battente in lamiera (così rende stabile l’anta)
- battente con lamiere interne ed eventuali barre di rinforzo (per resistere a perforazioni e foratura)
- ancoraggio del battente con 4/5 rostri
- serratura antiperforazione con guscio e/o piastra
Si suggerisce di prevedere la possibilità di controllo diretto sull’esterno senza aprire la porta: quindi valutare l’inserimento di un videocitofono o del portoncino con spioncino o limitatore di apertura.
Isolamento acustico della porta di ingresso
La porta di ingresso deve assicurare anche comfort acustico, bloccando i rumori esterni. Questa capacità è garantita da una serie di accorgimenti: strato isolante interno al battente, guarnizioni perimetrali di battuta dell’anta, isolamento tra telaio e controtelaio, soglie di battuta sia fisse che mobili. Al rivenditore, bisogna sempre chiedere quale dotazione è prevista sulla porta che si ha intenzione di acquistare. E sulla scheda prodotto, invece, occorre controllare la capacità della porta di ingresso di fare da barriera ai rumori provenienti dall’esterno, attraverso il valore numerico espresso in decibel (dB), in genere compreso tra 24/26 (minimo) e 45 dB (ottimo). Poiché la capacità di isolamento acustico di una porta di ingresso è generalmente proporzionale alla resistenza antieffrazione (per una questione di componenti e struttura), i modelli appartenenti alle classi di resistenza antieffrazione minori sono anche meno isolanti.
Estetica della porta di ingresso
È un aspetto molto importante, perché la porta di ingresso è un po’ il biglietto da visita di ogni casa: sia che la si guardi dall’esterno sia che la si guardi dall’interno. Oggi è molto semplice vedere soddisfatti gusti ed esigenze per quanto riguarda materiali e finiture della porta di ingresso: praticamente tutti i produttori offrono la possibilità di scegliere l’estetica tra un’ampia gamma possibilità e, talvolta, di personalizzarla.
In più è sempre più possibile poter differenziare tra loro esterno ed interno. Solitamente, infatti, si tratta di pannelli che vengono applicati all’anima centrale strutturale della porta. Così in condominio si può uniformare l’esterno della propria porta a quello delle altre (spesso è un obbligo previsto dal regolamento condominiale), scegliendo invece l’interno più adatto allo stile e ai colori della casa.
Sostituire la porta di ingresso conviene
La sostituzione della porta d’ingresso è compresa tra gli interventi che godono delle detrazioni fiscali, e si tratta di un’opportunità che i consumatori hanno colto come strategica. Lo dicono i numeri: le proiezioni sui dati dei primi sette mesi del 2017 segnalano oltre il 23% in più il valore delle detrazioni richieste su interventi di ristrutturazione e risparmio energetico. Investire su una porta di ingresso di qualità conviene e le detrazioni fiscali sono legate alle prestazioni del prodotto, che deve garantire alcuni requisiti fondamentali.
Se si parla di risparmio energetico, per usufruire dell’ecobonus (detrazione fiscale 65%) occorre concentrarsi sulla “trasmittanza termica”: è l’indice che ci informa sulla capacità isolante della porta verso l’esterno o verso ambienti non riscaldati (ad esempio, il vano scala). Per ottenere la detrazione sulla ristrutturazione edilizia, invece, (detrazione fiscale 50%) l’installazione della porta d’ingresso deve configurarsi come intervento finalizzato a migliorare la sicurezza dell’immobile, e prevenire il rischio di atti illeciti.